I santini dei giovani fascisti

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Immaginetta commemorativa dei Patti Lateranensi, 1929
Immaginetta commemorativa dei Patti Lateranensi, 1929

Le immaginette religiose, in particolare nel formato “santino”, sin dalla loro prima apparizione (parliamo della seconda metà del XVI secolo) ebbero, fra le altre, anche una funzione di propaganda. All’indomani del Concilio di Trento, i Gesuiti le usarono per educare al Cristianesimo i popoli che non avevano mai conosciuto Cristo, ma anche come strumento della Controriforma per combattere le idee dei Protestanti. Quel piccolo rettangolo di carta, aveva il potere di arrivare al cuore, e alla mente, di milioni di devoti, contribuendo in maniera molto decisiva a educarne le coscienze.

Durante il Ventennio, anche il regime fascista, in Italia, si accorse di questo potente mezzo mediatico. Dopo che il grande “Uomo della Provvidenza” pose fine all’annoso conflitto fra lo Stato italiano e la Chiesa, con i Patti Lateranensi, nel 1929 (immagine a destra), il regime sfruttò l’avvicinamento alla Chiesa per consolidare le idee fasciste. Si scoprì, per esempio, che anche i fascisti avevano i loro santi protettori. A cominciare dalla famigerata Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, meglio conosciuta col nome di  “camicie nere”, che elesse a proprio Patrono San Michele Arcangelo, come possiamo notare, e soprattutto leggere sul verso di questo santino

S. Michele Arcangelo, Patrono delle Camicie Nere
S. Michele Arcangelo, Patrono delle Camicie Nere

La propaganda di regime non risparmiò neppure i giovani, come sappiamo, anzi. L’Opera Nazionale Balilla, era suddivisa in diversi corpi, a seconda dell’età e del sesso: ai figli della lupa (6-8 anni) corrispondevano le figlie della lupa; ai balilla (9-13 anni) le piccole italiane; agli avanguardisti (14-18 anni) le giovani italiane. Proprio quest’ultime, avevano una illustre santa protettrice, Santa Caterina da Siena

Santa Caterina da Siena, Patrona delle giovani italiane
Santa Caterina da Siena, Patrona delle giovani e piccole italiane

Interessante il testo della preghiera, di cui vi propongo un estratto: …Per tua intercessione noi saremo le donne tanto forti ed operose, quanto umili ed illibate che, nell’adempimento dei nostri doveri religiosi e patriottici, formeremo le nuove generazioni di schietti cristiani d’intemerati cittadini, d’impavidi soldati… Benedici il Pontefice, il Sovrano, il Duce, le nostre famiglie, e tutti guida al porto della eterna salute per i meriti del nostro Signore Gesù Cristo e della Sua e nostra Madre, Maria santissima. Così Sia.

L’immaginetta fu stampata negli anni 30 del Novecento, dalla Tipografia Antoniana di Padova.

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2 risposte

  1. Gian Piero Pacini

    e dire che la borghesia è ideologicamente atea, tanto che il Vaticano ha dovuto aspettare un Mussolini bisognoso della sua copertura religiosa fino a far benedire i cannoni dal Papa per ottenere il riconoscimento secolare rappresentato dai Patti Lateranensi.

  2. agostino

    Avv. Biagio, qual è il valore di quotazione del 1° Santino Anno della Conciliazione?
    Grazie e cordialità.

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