I preti-soldato

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Nonostante l’evidente controsenso con quanto il Vangelo, e la Chiesa, sostengano con riferimento al tema della guerra, la presenza di preti cattolici all’interno delle forze armate non è mai stata una novità.

Mi viene in mente, per esempio, che cappellano militare fu anche il gesuita Herman Hugo (1588-1629), autore dei Pia Desideria, ritenuto il libro di emblemi più conosciuto nel Seicento e noto anche agli amici filiconici.

Hugo fu confessore da campo del capitano Ambrogio Spinola, che partecipò a diverse campagne militari, prima di trovare la morte nel 1630 in campo spagnolo, ma a causa della peste.

La presenza dei cappellani militari è attestata anche negli eserciti preunitari dell’Italia ed è storicamente nota la loro soppressione nel 1867.

Fu il Generale Cadorna, il 12 aprile 1915, a volere la creazione di un Corpo di Cappellani Militari per le truppe italiane sui fronti del Primo Conflitto mondiale. Ma solo nel 1929, con il Concordato, furono istituite le cariche di Ordinario Militare (con rango di Generale di Divisione), di Ispettore (con rango di Tenente Colonnello), Cappellano Capo (con rango di Capitano) e Cappellano (con rango di Tenente).

Chiariva il Patronato Assistenza Spirituale alle Forze Armate d’Italia che i cappellani militari svolgevano una missione preziosatemprando la fede e santificando il sacrificio dei nostri soldati per l’onore e la grandezza d’Italia“.

Che quello dei cappellani militari fosse – lo è tuttora – un ruolo “particolare” lo si è sempre compreso: come può un sacerdote, un uomo di Dio, uno che dovrebbe essere votato alla pace incondizionatamente, imbracciare le armi e andare al fronte? Eh sì perché, secondo la legge,  fra i diritti dei Cappellani Militari c’è anche quello “di essere armati per la difesa personale propria e dei feriti e malati loro affidati“.

Detto questo, i cappellani militari svolsero un ruolo importante soprattutto negli ospedali da campo e laddove la loro presenza poteva essere da conforto per chi, ferito mortalmente, lasciava per sempre questo mondo strano.

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