I Santi Medici e l’Eremo dell’Eros (parte II)

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Cosma e DamianoC’eravamo lasciati con un interrogativo: cosa c’entrano i riti di fertilità con i Dioscuri, i Santi Medici e l’Eremo isernino (pieno di falli e mammelle)?

Per spiegare tale “gap inclution” è necessario scavare un po’ a fondo e, tralasciando per un po’ la religiosità popolare cristiana (o cristianizzata), ricorrere alla mitologia Pagana. Scavando nella “Teogonia” greca, parte pregnante della letteratura classica, ci troviamo di fronte ad una “polivalenza divina” che vede strettamente connessi i Dioscuri con Xanto.

Xanto, era il cavallo che il dio Ermes regalò a Polluce. Nella mitologia greca, Ermes non era solo il messaggero degli Dei ma anche la divinità a cui erano consacrati i phallos (stele di pietra o di legno posizionati nei giardini, crocicchi delle strade e davanti alle case). Ermes, come per i Romani Priapo, comunicava una forte carica virile e sessuale tale da consacralo anche come dio della mascolinità e della carica sessuale. Pertanto, si può pienamente affermare che in una particolarissima forma culturale, persasi nella notte dei tempi, il dio romano della “virtù seminale” si sia sostituito al cavallo donato da Ermes a Polluce e che questa mescolanza di divinità, ma soprattutto la “peculiarità miracolosa” dei singoli, si sia venuta a fondere e si sia trasmessa ai Gemelli Dioscuri che, tra l’atro, venivano invocati anche contro le malattie riguardanti l’apparato riproduttivo e gli organi sessuali.

Se di cristianizzazione dei riti pagani si tratta, non faremo tardi ad intendere che tali proprietà taumaturgiche si siano trasferite di riflesso nelle figure dei Santi Medici Cosma e Damiano. Pertanto, si può affermare che in una particolare forma culturale apotropaica, i Santi Medici (in particolare Cosma), Priapo e Dioscuri, rappresentino tre volti della medesima espressione religiosa facendo nascere così, una sorta di “Trinità pagano/cristiana” sopravvissuta fino ai nostri giorni.

Ritornando al nostro caso specifico e a quello dell’Eremo di Isernia, le circostanze che vedono risorgere dalla caligine dei tempi i rituali apotropaici del culto del dio Priapo, si riflettono intatte negli ex voto che le donne offrivano ai Santi medici e alle preghiere che venivano rivolte al “Ditone” di San Cosma.

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Le statue in argento di Cosma e Damiano. L’immagine è tratta dal web

Il Ditone di San Cosma, non è altro che il pollice del reliquiario in argento cesellato che custodisce il radio del santo (ad Isernia è custodito un trittico di tre braccia: uno di San Cosma, uno di San Damiano e il Terzo di San Nicandro) che viene portato in processione il giorno del 26 Settembre insieme ai busti argentei. Il trittico, nella sua integrità, si presenta all’occhio del pellegrino con tre braccia contrassegnate da precisi attributi: il braccio di San Damiano tiene stretto nella mano uno stilo (strumento a punta lanceolata utilizzato per scrivere sulla cera); San Nicandro una palma simbolo dei martiri; e il Braccio di San Cosma non è altro che un semplicissimo braccio d’argento con mano e pollice (Ditone) ben in vista.

Forse le reminiscenze antropologiche e apotropaiche, vedono in quel Pollice un chiaro riferimento a “ciò che ben avete inteso” e riconducibile all’osceno Dio romano. Riferita ai Santi medici, la tradizione orale della Regione, conserva una leggenda direttamente collegata al culto della fertilità intitolata L’eremo della Fertilità.

L'Eremo dei Santi Cosma e Damiano di Isernia, con la sua Torre
L’Eremo dei Santi Cosma e Damiano di Isernia, con la sua Torre. L’immagine è tratta dal Web.

[…] Ad Isernia, su una collinetta sorge un eremo che si dice esistesse da più di tremila anni. Questo eremo è dedicato ai Santissimi Coma e Damiano, i santi medici. Prima di essi in questo eremo veniva venerato dai sanniti un Dio spensierato e allegro. Si racconta che una volta arrivarono all’eremo venti donne che, pur essendosi sposate, non riuscivano ad avere figli. Riunitesi tutte insieme, con molta forza iniziarono ad innalzare preghiere ai santi sotto questa forma:

Sante Coseme e Sante Damiane, facce arremanè prene
Pure dimane

Sante Coseme benedette
Dacce latte p ru piette

Le preghiere furono ascoltate. Dopo nove mesi le venti donne partorirono un figlio e, raccolte tra di loro una ingente somma di denaro fecero costruire, come ex voto, una piccola torretta/lanterna sulla cupola dell’edificio […]

Guardate la foto della lanterna… a cosa somiglia!

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