I santini dell’Industria Argentina

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Immagine di Nostra Signora del Valle

Esattamente nel mese di maggio di ventiquattro anni fa, mi trovavo a Buenos Aires, in Argentina. Ero seduto in un treno della metropolitana della Linea A, la più antica – pensate, è stata costruita nel 1913.

A un certo punto, passa un ragazzo, dalla pelle di colore olivastro, un povero, probabilmente di origine centroamericana e non europea, come la maggior parte degli argentini, che sono di ascendenza italiana e spagnola.

Santa Barbara

All’epoca, Presidente della Repubblica era il neoperonista Carlos Menem, artefice di una politica economica di lacrime e sangue (per contenere l’inflazione ancorò la moneta locale del peso al dollaro, a cambio fisso).

Dicevo del ragazzino. Distribuiva santini plastificati fra i passeggeri, tornando poi indietro a raccogliere l’eventuale offerta che i viaggiatori lasciavano in cambio dell’immaginetta.

Io, allora, ero già un appassionato collezionista, conoscevo bene i santini italiani e francesi (i famosi “merlettati”), diffusi in tutto il mondo cattolico, e dunque anche in Argentina. Ma non avevo mai visto un santino di produzione argentina.

Pur presentando la stessa struttura dei santini europei, hanno caratteristiche piuttosto originali che li contraddistinguono. Non per la tecnica di stampa, in offset, ma sicuramente per lo stile iconografico. Ovviamente nulla di grandioso e strabiliante, anzi possibilmente di bassa qualità.

Fra i soggetti più diffusi troviamo l’immagine della Vergine di Lujan.

Si tratta di una “versione” dell’Immacolata Concezione realizzata da un artista brasiliano e commissionata nel 1630 da un fattore, tale Farias.

Racconta la leggenda che il simulacro venne trasportato su un carro di buoi, che – giunti a una sessantina di chilometri da Buenos Aires, in una località, detta appunto Lujan – improvvisamente si bloccarono e non vollero più saperne di muoversi.

Era il segno che la Madonna aveva scelto quel luogo. Lì fu eretta la chiesa, oggi meta di migliaia di pellegrini.

La Vergine di Lujan

Una delle produzioni più note è quella della Serie Hosanna, pubblicata dalla GG. Sul margine inferiore del verso, al di sotto dellla preghiera, dopo l’imprimatur, si legge il nome della serie, e la locuzione “Industria Argentina“, l’equivalente di “stampato in Argentina” oppure “made in Argentina”.

San Silvestro

I santini che vedete qui riportati, stampati negli anni 80, misurano circa cm 5,3 x 9,3, pressappoco le dimensioni standard che ben conosciamo. In alcuni si legge anche la sigla M.R., ovvero “Marca Registrada”.

San Cipriano

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