Quanto vale un’immaginetta rovinata?

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Quando si decide di passare dalla semplice raccolta alla collezione delle immaginette è importante tener presente che il valore di essa si esprime attraverso tre diversi aspetti.

Il primo aspetto da considerare è il valore storico-artistico. Esso dipende da diversi fattori, e soprattutto il soggetto raffigurato, la tecnica di produzione, la firma, l’epoca e lo stile.

Il valore economico dell’immaginetta si determina partendo dai suddetti criteri, ai quali va aggiunto in maniera essenziale lo stato di conservazione.

Infine, abbiamo il valore collezionistico. Quest’ultimo è influenzato certamente dai due precedenti, ma va detto che fondamentalmente esso dipende dalla particolarità del pezzo, ma anche da fattori soggettivi, quali il gusto o la moda del momento.

In pratica, può capitare che un’incisione fiamminga secentesca, su carta, raffigurante l’immagine di Gesù, priva di firma, rifilata ai bordi, venga acquistata a prezzo irrisorio (10-15 Euro per esempio), mentre per un santino raro della Serie GM di Giovanni Meschini bisognerà spenderne anche 50 o più.

Fino a dieci anni fa, accadeva l’esatto contrario.

Certo è che il valore di mercato risente in maniera prevalente dello stato di conservazione dell’immaginetta. Un canivet, pur nella sua unicità, se rovinato, avrà un costo di qualche decina di Euro, meno di un santino “raro” della Serie Isonzo edito dalla Egim di Milano.

Di seguito, riporto qualche esempio di come lo stato di conservazione di un’immaginetta possa influenzarne il valore di mercato

Stato di conservazione a confronto

Una cromolitografia, stampata intorno agli inizi del Novecento dai Fratelli Benziger di Einsiedeln, in perfetto stato avrà un valore di mercato fra i 6,00 e gli 8,00 Euro, mentre non avrà alcun valore se rovinata, soprattutto sulla figura.

La figura, ovvero l’immagine rappresentata, è l’elemento più importante, per cui se presenta dei difetti può compromettere il valore dell’immaginetta, fino a renderlo – come nell’esempio proposto – del tutto nullo.

Diverso è il caso di un’immaginetta che presenta dei vizi sui bordi, ma con la figura totalmente integra

S. Giovanni B.In questo caso, pur influenzando di molto la quotazione, anche fino a un massimo del 90% del suo valore, l’immaginetta è comunque collezionabile, magari in attesa di trovarne una in migliori condizioni, qualora si tratti di stampa.

Non avrà alcun valore invece – giova ribadirlo – l’immaginetta che, nonostante l’integrità ai margini, presenta dei difetti sulla raffigurazione

LegaOvviamente, il discorso riguarda in particolar modo il valore economico e, di conseguenza, quello collezionistico. Dal punto di vista storico-artistico invece un’immaginetta che presenti delle imperfezioni può comunque essere oggetto di osservazione e di studio.

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7 risposte

  1. angela rotundo

    L’articolo molto bello, solo che io non condivido il commercio che si fa intorno ai santini è bellissimo invece lo scambio tra collezionisti nella piena gratuita solo con il premio di un grazie fatto con il cuore,anche se a me tante volte alcune persone non solo non hanno mandato niente ,ma neanche un grazie

    • Pasquale

      hai perfettamente ragione.Purtroppo ci sono persone che pensano solo ai soldi.Io colleziono santini da 35 anni,e credimi solo all’inizio in un momento di esaltazione ne comprai alcuni.Spesi ventimilalire,pero’ mi soffermai e tra me e me dissi :ma che razza di collezione vuoi fare? coi soldi? Da allora non ho speso ne una lira e ne un centesimo.Ne ho a migliaia certi sono unici,ed ultimamente esattamente qualche anno fa un sacerdote collezionista mi regalo’ una busta.Non puoi immaginare neanche minimamente cosa mi ha regalato.Io gia’ di mio ne avevo tantissimi con questi poi.E’ da qualche giorno che cerco di catalogarli,ma e’ un’impresa,perche’ non tutti spiegano come uno dovrebbe sistemarli. Da internet sto apprendendo notizie varie e interessanti,pero’ trovo molta difficolta’. Ho promesso di fare un museo virtuale su fb a giorni pubblichero’ qualche immaginetta,anche se qualcuno mi ha detto di non farlo perche’ possono rubare le immagini mah. Vedremo.

  2. Annarita Sardo

    Molto interessante…Ideale per chi è alle prime armi con la vendita dei Santini.

  3. GIOVANNI DI BARTOLO

    Una sintesi interessante di informazioni, utile e fondamentale per un neofita.

  4. Andrea Forchielli

    Buonasera, premesso che non sono un collezionista né un esperto di santini , posseggo per passione molti santini che ogni volta metto da parte . Alcune domande : come catalogarli con criterio , come verificarne ogni valore reale , quali i fattori più importanti che determinano il valore di mercato od oggettivo di ogni singolo santino ? Grazie mille Andrea

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