La vendetta della Madonna dell’Arco

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Uno degli aspetti più curiosi e affascinanti del mondo devozionale è il fatto che, spesso, questo non segue i canoni della fede, ma regole che sono più vicine alle vicende umane che a quelle più propriamente divine. Basta leggere una delle tante agiografie per rendersene conto!

Per esempio, conoscete uno dei più noti miracoli della Madonna dell’Arco? È riportato su alcuni santini stampati negli anni 40 dall’editore milanese Nicolini. Ne riporto integralmente il testo:

“Dipinta da ignoto autore sul muricciolo di una edicoletta sulla via Provinciale Napoli-Ottaviano, divenne celebre nel 1450 quando colpita alla guancia dalla palla di un sacrilego giocatore diede sangue. Da quel giorno un succedersi di miracoli e di grazie ha resa celebre l’Immagine e meta di quanti hanno da chiedere grazie a Maria.”

Si tratta – a quanto sembrerebbe dal racconto –  del primo miracolo attribuito alla Madonna dell’Arco: da quel giorno se ne verificarono molti altri. Un “sacrilego giocatore” colpisce la figura della Vergine alla guancia, che miracolosamente inizia a sanguinare (se osservate attentamente le immagini, noterete la ferita sulla guancia).

Se questo prodigio vi può sembrare curioso, leggete il seguente racconto agiografico. Ne esistono due versioni, una popolare, l’altra ufficiale.

Nella prima si racconta di una donna, tale Aurelia Del Prete che fece voto alla Vergine, promettendo che in caso di guarigione le avrebbe fatto dono (un ex voto) di due piedi d’argento. Ricevuta la grazia, la donna non rispettò il suo voto, presentandosi dinanzi alla Madonna con le mani vuote. Ma tornando a casa accadde un fatto terribile: alla donna si staccarono i piedi dalle caviglie.

Nella seconda versione, quella che si legge sui santini,

Aurelia Del Prete, donna deforme di animo e di corpo, invece di serbare gratitudine alla Vergine dell’Arco per una grazia ottenuta, spesso la bestemmiava orribilmente. Il lunedì di Pasqua del 1589 scandalizzò una immensa folla accorsa a venerare la Sacra Immagine, pronunziando nerissime bestemmie. L’anno seguente 1590, nella notte tra la domenica e il lunedì di Pasqua, le si staccarono dalle caviglie i piedi che si conservano tuttora in una gabbietta nel Santuario. Il Vescovo di Nola fece dell’accaduto regolare processo canonico e da quel giorno la devozione alla Madonna dell’Arco si propagò grandemente“.

Al di là della verità agiografica, poco importa se la Madonna punisce la donna perché non ha rispettato il voto fatto oppure per le sue continue bestemmie. La cosa che colpisce è proprio il fatto che la Vergine si vendichi della donna facendole staccare le caviglie dai piedi.

Il messaggio ai fedeli è inoltre evidente: mai sfidare la Madonna. Tanto ricorda certe vendette tipiche degli dei dell’antica Grecia, e di racconti simili ne è piena la storia della devozione popolare.

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3 risposte

  1. angela

    molto interessante grazie comunque la madonna è amore mai vendetta

  2. Michele

    Quando sono stato alla Madonna dell’Arco era proprio il giorno della festa il lunedì di Pasqua e pensavo di sentirmi una messa come le altre ma al momento della comunione si sentì urlare una posseduta, eppure non era presente nessun esorcista ma poi ho pensato chi meglio di Maria,la Tutta Santa, la Tutta Pura, Colei che ha lasciato il serpente maledetto può liberarci dal maligno?

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