Preghiera dell’automobilista: moderato nella velocità, vigile nei sorpassi…

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Il santino fu commissionato dall’Opera Orfanelli Madonna della Misericordia di Rimini.

Durante gli anni Sessanta del secolo scorso – quelli del boom economico – le famiglie italiane cominciano ad avere una vita più comoda, grazie all’utilizzo degli elettrodomestici, come il frigorifero, la lavatrice, l’asciugacapelli, etc.

Anche l’automobile  diventa un “elettrodomestico” e sempre più persone corrono a prendersi la patente e ad acquistare una macchina, magari usata. Ma è nel successivo decennio degli anni 70 che avviene la maggiore diffusione: nel giro di pochi anni il numero di mezzi circolanti in Italia raddoppia. Nasce il problema del traffico e con esso i pericoli correlati al comportamento dell’automobilista. E si sa, quando c’è un pericolo, bisogna affidarsi al Signore (alla Madonna o ai santi, fate voi!).

È il periodo dei santi calamitati che si attaccano nell’abitacolo della vettura (oggi è tutta plastica non sapremmo dove attaccarli, ma una volta era quasi tutto metallo). Di solito hanno forma rettangolare: da un lato l’immagine del santo, dall’altra quella della moglie e dei figli e al centro la frase “non correre papà. Il corrispondente “non correre mamma” infatti non era commercializzato, in quanto vedere una donna al volante era molto raro.

Accanto a questi simpatici gadget, vi erano i santini adesivi, da incollare al parabrezza (ne ho parlato QUI) e le immaginette dedicate appositamente all’automobilista (vedi QUI).

Fra queste, una molto curiosa, sul verso riportava i segnali stradali di pericolo (quelli con il triangolo rosso) – un ripasso torna sempre utile! – con al centro la Preghiera dell’automobilista.

Ne riporto il testo:

SIGNORE,
donami un braccio forte, un occhio sicuro
ed un animo vigile per un perfetto controllo
della mia macchina.
Tu che sei l’autore della vita fa che non
sia io la causa di menomarla o farla per-
dere a chiunque.
Conservami il perfetto equilibrio delle mie
facoltà, così che possa sempre usare la più
assoluta prudenza: moderato nella velocità,
vigile nei sorpassi, accorto in tutte le altre
regole di guida, affinché il viaggio sia piace-
vole a me, a coloro che conduco e a quanti
sono sulla strada.
La bellezza della natura che mi circonda
sollevi il mio spirito e sia un richiamo di
preghiera alla tua bellezza, alla tua magni-
ficenza, alla tua bontà.
Il tuo aiuto, la tua gioia, la tua Grazia
mi rendano sereno il viaggio e felice l’arrivo.
Vergine Maria, Mamma celeste, S. Cristo-
foro, protettore dei viaggi, assistetemi nel
cammino. Così sia.

Il buon cristiano, dunque, rispetta le regole della guida, rispetta i segnali stradali, non corre, sta molto attento nei sorpassi. E prima di partire, si fa il segno della Croce.

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  1. angela rotundo

    Pregare quotidianamente è essenziale ma se l’uomo osservasse di più i segnali stradali e fosse più prudente ci sarebbero molto meno incidenti, grazie Biagio per averci rinfrescato la memoria

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