Raro, rarissimo… diciamo pure introvabile

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Come molti sanno, parlare di rarità a proposito di immaginette stampate – il che esclude inevitabilmente collage e manufatti, per loro natura unici – è sempre difficile. Ci sono santini della serie Isonzo dell’Egim considerati rarissimi dai collezionisti, eppure sono stati stampati in diverse migliaia di copie. Non capita di rado, infatti, che cerchiamo un santino cosiddetto rarissimo, lo troviamo su internet, lo paghiamo una cifra spropositata, e poi qualche tempo dopo lo ritroviamo in un mercatino a pochi centesimi.

Cose che accadono nel mondo del collezionismo.

La cromolitografia che pongo alla vostra attenzione è però davvero particolarmente rara, per i motivi che sto per spiegare.

Si tratta di un’immaginetta pubblicitaria, che – a differenza di quelle che di solito sono classificate in tale categoria – non reclamizza un prodotto in particolare (pensiamo, fra tutte, alle immaginette della Chocholaterie dei Trappisti di Aiguebelle), ma la casa editrice P. Clerc di Milano.

In pratica, una specie di biglietto da visita pieghevole, a forma di croce, che nelle due paginette interne pubblicizza i propri prodotti editoriali.

Il secondo motivo per cui l’immaginetta in questione costituisce una rarità, è la sua tiratura limitata. Essa infatti fu distribuita, quale omaggio ai visitatori del proprio stand, in occasione dell’Esposizione Generale Italiana di Arte Sacra, che si tenne a Torino nel 1898.

Quanto limitata fosse la tiratura, ovviamente, non lo sapremo mai. Certo è che, anche se si trattasse di 100, 300, 500 o 1000 copie, sicuramente erano di numero molto inferiore rispetto alle diverse migliaia di copie solitamente stampate per i devoti-clienti.

L’ultimo motivo, non meno importante dei precedenti, è che la Ditta Editrice P. Clerc, con sede in Milano alla Via Disciplini n. 7, non pubblicava immaginette religiose. Almeno per quello che mi risulta al momento.

Per la stampa della cromolitografia, con dorature e argentature, la ditta P. Clerc si affidò a un’importante stabilimento milanese dell’epoca: le Officine G. Ricordi & C.

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