San Francesco di Paola e il miracolo di Lima

Non è fra i miracoli più noti del Santo calabrese, ma sicuramente dimostra quanto la sua fama fosse diffusa nel mondo. Nel caso specifico parliamo di un miracolo attribuito a San Francesco di Paola dopo la sua morte. Il prodigio avvenuto nella città di Lima, in Perù, è raccontato dal Perrimezzi nella sua Vita di San Francesco di Paola. Il biografo non ci dice l’anno preciso in cui avvenne, ma chiarisce che “non è gran tempo, avvenuto in Lima, Città del Perù, nell’Indie, che diconsi Occidentali“, il che fa pensare che esso sia accaduto intorno alla fine del XVII secolo (la prima edizione dell’opera risale al 1707).

Sotto l’aspetto strettamente iconografico non è fra gli episodi più rappresentati. Per questo motivo voglio mostrarvi questa rara incisione all’acquaforte, firmata Francesco Scafa, attivo a Napoli nei primi decenni del XIX secolo e probabile capostipite di una delle più importanti famiglie di incisori/litografi napoletani attivi fra Ottocento e inizi del Novecento.

Intendiamoci: tecnicamente nulla di strepitoso. L’incisione appare molto semplice, ma la figura del Santo si distingue molto bene. L’autore dà una spiegazione piuttosto lunga nella didascalia, magari non badando troppo alla punteggiatura.

In sintesi: nella città di Lima vive una donna, molto devota del Santo di Paola, che ha già perso due figli, in quanto li ha accidentalmente soffocati nel sonno, cadendo loro addosso mentre dormivano. La tragedia si ripete con il terzo figlio, morto sempre per colpa sua. Lo porta nella cappella dov’erano sepolti i fratellini ed ecco realizzarsi il prodigio: non solo il piccolo risuscita, ma anche gli altri due bambini escono dalla tomba vivisecondo la sua età cresciuti“, ovvero come se non fossero mai morti.

L’incisione, di cm. 10 x 13 circa all’impronta, risale agli inizi dell’Ottocento, forse destinata ai devoti calabresi emigrati in Perù: pare che la prima diaspora di emigrati calabresi in quel paese risalga proprio agli inizi del Settecento.

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