DIZIONARIO ENCICLOPEDICO DI ICONOGRAFIA RELIGIOSA IN PICCOLO FORMATO (aggiornamento continuo)

 

A

 

 

A. & M. B.

Sotto questa sigla si cela la Albrecht & Meister di Berlino una società di produzione di immaginette e altri prodotti editoriali. Risulta attiva dal 1869 al 1946. Ebbe depositi anche a Londra, Parigi, New York e Milano. Sono note le cromolitografie, stampate fra il 1895 e il 1907, molto curate sia per quanto concerne la qualità della carta che per il livello di stampa. Da segnalare il fatto che sono fra i rari casi in cui l’immaginetta presenta l’anno di produzione, stampato di solito sull’angolo inferiore destro. Approfondisci qui

A.B.M.

Vedi Bertarelli Achille

 A.L.M.A. Grafiche

Casa editrice milanese, fu attiva fra la prima e la seconda metà del XX secolo. Ebbe sede a Milano, inizialmente alla Via Pezzotti n. 38 e successivamente in Via Albinda, 10. Pubblicò santini usando la tecnica dell’offset e altre tecniche fotomeccaniche. Approfondisci qui

 Abad Pascual Antonio

Litografo di Valencia (Spagna), nato ad Alcoy nel 1809 e morto a Valencia nel 1882. Più volte premiato e il suo talento gli valse la nomina a litografo ufficiale della città di Valencia.

 Acquaforte

Tecnica calcografica indiretta. L’incisione avviene in maniera indiretta, attraverso l’impiego di un acido, da cui il termine acqua forte di origine medioevale. L’acido corrode le parti della lastra dove viene cosparso, mentre le parti restanti sono coperte da una vernice protettiva. È, assieme al bulino, fra le tecniche più utilizzate.

 Acquatinta

Tecnica calcografica indiretta. Come l’acquaforte, l’incisione avviene grazie all’azione di un acido. La lastra viene coperta con alcune sostanze, nelle quali viene filtrato l’acido. La tecnica è raramente utilizzata dagli incisori di immaginette religiose.

 Agenzia Ecclesiastica

Casa editrice cattolica di Ravenna, diretta da D. Andrea de Stefani. Pubblicò santini popolari in cromolitografia e in offset. Da segnalare: i gigli di Sant’Antonio da Padova, immaginette a forma di giglio che la casa editrice pubblicò ogni anno, in occasione della festa del Santo, nel mese di giugno.

Aiguebelle Chocolaterie

Fu fondata dai monaci trappisti del Monastero di N. D. d’Aiguebelle, sito alla confluenza di tre fiumi (acque belle appunto) dal 1137, anno della fondazione, nel territorio di Dröme (Francia). La produzione delle immaginette religiose, fra cui le note cromolitografie, comincia ad apparire a partire degli anni ’80 del XIX secolo, al fine di pubblicizzare il cioccolato prodotto dai monaci dell’abbazia. Agli inizi del Novecento, tale produzione subirà un arresto, probabilmente dovuto al trasferimento dell’azienda a Donzere

AlbertsPierre (o Petrus)

Editore, e forse incisore, fiammingo poco conosciuto. Attivo ad Anversa nella prima metà del XVII secolo. Rare le immagini osservate che portano la sua firma, costituite da incisioni a bulino, con coloritura a mano. In una incisione raffigurante San Barnaba, la sua firma si trova stampata accanto a quella dell’incisore I.L. Wauters (vedi voce).

 Alcan

Casa editrice parigina, attiva nella capitale, in Rue du Vieux Colombier, 29, nella seconda metà del XIX secolo.

ALF

Arti Grafiche Fattorini. Casa editrice attiva a Milano nella prima metà del XX secolo. Pubblicò santini popolari, anche fustellati.

 Alinari Fratelli

Azienda, fra le prime al mondo, produttrice di fotografie. Fu fondata a Firenze nel 1852, dai fratelli Leopoldo, Giuseppe e Romualdo. I suoi soggetti religiosi furono ripresi da moltissime case editrici produttrici di santini del Novecento. Fra i più famosi, la Maternità del pittore Roberto Ferruzzi (Vedi voce).

 Antwerpen

Vedi alla voce Anversa

Anversa

Importante città del Belgio, fu la capitale degli editori/incisori per quanto riguarda la produzione di incisioni su carta e su pergamena a soggetto religioso. Gli editori di Anversa domineranno il mercato dalla seconda metà del XVI secolo fino agli inizi del XIX.

Apicella Francesco

Litografo. Fondò nel 1837 il suo laboratorio a Napoli, nella nota Via San Biagio dei Librai, al civico 38. Le immagini religiose, di buona qualità tecnica ma non sempre su supporto cartaceo altrettanto apprezzabile, che portano la sua firma, si trovano diffuse in tutto il Meridione d’Italia.

AR

Casa editrice milanese, la cui origine è ancora incerta. Il suo marchio, costituito dalle lettere “A” e “R” inscritte in un cerchio, è stato spesso attribuito a diversi produttori. Certo è che l’azienda fu di proprietà della S.A.R.S. – Ambrosiana, con sede a Milano, in Via Romagnosi n. 3, fino alla fine degli anni ’60, allorché si perdono le tracce della sua produzione. L’acronimo S.A.R.S. sta per Società Anonima Riproduzioni Sacre. Non è noto l’anno della sua fondazione. Nel 2004, Cosimo Fai, sostenne che la società apparve negli anni ’30, mentre in precedenza aveva la denominazione di Arturo Ratti di Revoiera Edoardo (vedi voce). Secondo questa tesi, le lettere “AR” starebbero a indicare proprio Arturo Ratti. Approfondisci qui

Archiviazione

Vedi alla voce Classificazione

AVE

Anonima Veritas Editrice. Casa editrice romana, attiva sin dal 1935. Pubblicò santini popolari in offset, fototipia e altre tecniche fotomeccaniche. Attualmente pubblica testi di divulgazione spirituale, teologica e pastorale.

 

B

 

 

Banzo Antonio

Incisore ed editore, nacque a Roma nel 1777. La sua Calcografia, con sede a Roma in Via Campo Marzio, 85, fu molto nota già fra i contemporanei. La sua produzione di incisioni, a bulino su rame e su acciaio, è di grande interesse per i collezionisti. Morì nel 1859.

Banzo Luigi

Il suo nome viene spesso legato al più famoso Antonio, ma non sono noti i rapporti fra i due. Nacque a Roma nel 1805 ed ebbe il suo laboratorio al n. 47 di Via Santa Chiara. La sua produzione non fu abbondante, né di eccellente qualità. Morì nel 1877.

Barbé Jean Baptiste

Disegnatore, incisore ed editore, nato ad Anversa il 28 luglio 1578. Fu allievo di Philippe Galle (vedi voce). Fu decano della Gilda di San Luca nel 1627. Morì il 12 febbraio 1649. Ha stampato immaginette religiose su carta e su pergamena di grande livello e bellezza.

Basset Maison

Casa editrice parigina, fondata verso la fine del XVIII secolo. Inizialmente ebbe sede in Rue Saint Jacques, poi trasferitasi al civico 29 di Rue Saint Sulpice, fino al 1865, allorché fu rilevata da Bouasse Lebel (vedi voce).

Benziger Fratelli

Casa editrice svizzera, fondata nel 1792 da Joseph Karl Benziger a Einsiedeln, presso l’omonimo monastero benedettino dedicato alla Madonna Nera. Intorno alla metà del XIX secolo, l’azienda passò nelle mani dei figli di costui, i fratelli Karl e Nikolaus. Ebbe sedi secondarie anche a New York e Cincinnati negli Stati Uniti d’America. Fu Tipografia della Santa Sede Apostolica e, successivamente, ottenne il titolo di Pontificio Istituto di Arte Cristiana. Abbondante la produzione, caratterizzata inizialmente da siderografie e poi da cromolitografie di eccellente fattura. Le sue tracce si perdono intorno agli anni Venti del Novecento.

Bertarelli

Quella dei Fratelli Bertarelli fu una delle più importanti case editrici produttrici di immaginette religiose, fra la fine del XIX e la prima metà del XX. Achille Bertarelli, grande cultore e collezionista di stampe, nel 1893 aveva rilevato il fondo dei Remondini (vedi Voce). Lo stabilimento, cui si rivolgevano molti altri piccoli editori – e all’inizio della sua attività, anche la Santa Lega Eucaristica -, si trovava a Milano, in Via Archimede, ai numeri 4-6. La loro sterminata produzione comprende tutte le tipologie e le tecniche diffuse nel periodo, dalla cromolitografia all’offset.

 Bertola Litografia

La Litografia Bertola fu fondata a Piacenza, nel 1857, dai fratelli Luigi, Gaetano e Pietro Bertola. Ebbe sede in Via Diritta, 91 (attuale Via XX Settembre). La loro produzione fu caratterizzata soprattutto da litografie, cromolitografie, con applicazione di fototipie, per le quali fece un’agguerrita concorrenza alla conterranea Litoleografia San Giuseppe di Modena (vedi voce). Nel 1905 lo stabilimento fu ceduto a Dante Foroni. Le sue tracce si perdono agli inizi del primo dopoguerra.

Bordo

Indica il margine esterno dell’immaginetta. Può presentarsi sagomato, fustellato, liscio, bianco o dorato.

Bouasse Jeune

La casa editrice fu fondata a Parigi dall’omonimo editore, fratello del più noto, capo della Bouasse Lebel (vedi voce). Dietro il nome di Bouasse Jeune, vi è quello del fratello più giovane della famiglia Bouasse Lebel, ovvero Emile. Fra i due vi fu una concorrenza feroce, non senza colpi bassi. Molti hanno spesso confuso le due ditte. La Bouasse Jeune ebbe sede a Parigi in Rue Mabillon, 12. Le tracce della casa editrice si perdono nei primi decenni del XX secolo.

Bouasse Lebel

È probabilmente la casa editrice produttrice di immaginette religiose più famosa della storia. Fu fondata a Parigi nel 1845, con sede in rue de la Harpe, poi trasferita nel quartiere Saint-Sulpice, alla rue du Petit Bourbon. Guidata dal primogenito della famiglia, Henri Bouasse, fu attiva per circa un secolo, fino intorno alla metà del Novecento. La sua produzione è praticamente sterminata, dalle prime siderografie alle cromolitografie, e si trova nei mercati di mezzo mondo.

Boudt Cornelius de

Incisore ed editore, nato ad Anversa nel 1660. È fra gli editori fiamminghi più conosciuti, grazie alla sua abbondante produzione, dovuta non soltanto alla stampa di pezzi originali, ma anche alla ristampa di matrici realizzate da altri incisori, come i Galle. Morì intorno al 1735.

Boumard

Casa editrice francese, deve il suo nome a Eugenio Boumard, che la fondò a Parigi nel 1876, dopo aver rilevato l’azienda del suo più celebre suocero, Charles Letaille (vedi voce). La produzione di immaginette è molto ricca, fra siderografie, anche traforate a punzone, e cromolitografie. Cessò la sua attività nel 1950.

Bouttats Frédéric, il giovane

Disegnatore e incisore, figlio d’arte, nato ad Anversa l’ 11 maggio 1621. Le sue incisioni sono di discreto livello artistico. La sua produzione non fu molto ricca di esemplari. Morì nel 1676.

Breverl

Particolare tipologia iconografica, costituita generalmente da un collage di piccole immagini (in genere, incisioni), reliquie, pezzi di stoffa, madreperla o altri materiali, utilizzato quale talismano religioso contro il demonio o, più in generale, come protezione alla persona. Diffuso fra i secoli XVII – XIX.

Bunel Michel

Mercante di stampe, fu maestro di Gilda nel 1698. Il suo nome si trova in moltissime incisioni, realizzate da altri artisti.

Bulino

Il bulino prende il nome dallo strumento utilizzato dall’artista per incidere, dotato di una punta affilata che permette di asportare il metallo e fare così dei solchi. Dopo aver realizzato i segni/solchi, l’artista ripulisce con un altro strumento (raschiatoio) l’intero disegno dei residui (le barbe), lasciandolo perfettamente nitido. Inciso il disegno sulla matrice, questa viene inchiostrata, quindi inserita nel torchio con sotto il foglio di carta sul quale verrà impressa l’immagine.

 

C

 

Cabbaey Michel

Incisore, editore, coloritore e miniaturista, nato ad Anversa il 23 giugno 1660. Fu maestro della Gilda nel 1675. Morì il 20 febbraio del 1722. Le sue incisioni, ma soprattutto le miniature realizzate su pergamena, lo resero molto popolare presso i contemporanei.

Callot Jacques

Incisore geniale, nato a Nancy nel 1594, importante in ambito filiconico in quanto autore de Le immaginette di tutti i Santi e le Sante dell’anno secondo il Martirologio romano, editore Henriet Israel (vedi voce), contenente ben 493 incisioni di piccolo formato. Morì nel 1635.

Camus P. J.

Questa casa editrice fu attiva intorno alla metà del XIX secolo e aveva sede nel quartiere Saint-Sulpice, al n. 20 di Rue Cassette a Parigi. Il suo nome è legato a quello di un celebre incisore, Alphonse Varin (vedi voce), autore di una altrettanto famosa serie di Litanie Lauretane, ispirate a quella dei Fratelli Klauber.

Canedi Cav. G.

Piccolo editore di santini a carattere popolare, attivo a Milano fra gli anni 20 e 30 del Novecento.

Canif

Termine francese che indica un piccolo temperino, usato perlopiù dalle suore in ambienti conventuali, per intagliare la pergamena o la carta. Da esso deriva il termine cavivet (vedi voce)

Canivet

Tipologia di immaginetta devozionale, realizzata mediante intaglio riproducente forme e motivi decorativi, con al centro una miniatura. La tecnica si sviluppa a partire dalla fine del XVI secolo fino agli inizi del XIX. Il nome deriva da canif (vedi voce). A seconda del tipo di intaglio e dello stile è possibile suddividere la tipologia in due diverse sottospecie: quelli di produzione germanofona e quelli di produzione francofona. Diffusa in Germania, Francia e Paesi Bassi. Secondo alcuni studiosi esisterebbe anche un canivet italiano, ma allo stato non vi sono documenti o esemplari riconducibili a una presunta produzione italiana.

Cantagalli

Casa editrice fondata nel 1925 a Siena da Ezio Cantagalli. Approfondisci qui

Carta

È il principale materiale di cui è costituita l’immaginetta religiosa. La sua accurata conoscenza, consente una più precisa identificazione dell’epoca di produzione. Molto delicata – soprattutto quella di fattura più recente – è soggetta agli effetti nocivi provocati dal calore, dalla polvere, dall’umidità, per cui necessita di un’opportuna conservazione.

Carta pecora

Vedi alla voce pergamena

Cartiglio

Decorazione a forma di antico rotolo di carta, spesso stilizzata, all’interno della quale è racchiuso il titolo o una didascalia riferita al soggetto raffigurato.

Cartoncino mezzo punto

Tipo di carta spessa, con fori regolari. Si presta all’intaglio/ritaglio manuale, per la realizzazione di motivi e decorazioni. Fu molto usata nella seconda metà del XIX secolo, per creare semimanufatti, sui quali venivano applicate figure precedentemente ritagliate allo scopo.

Celluloide

Materiale plastico utilizzato nella seconda metà del XIX secolo per la produzione di immaginette devozionali. La produzione ebbe vita breve, a causa della delicatezza del materiale, facilmente infiammabile.

Centinata

Dicesi di un’immaginetta con il bordo sagomato, curvo a forma di centina, ovvero ad arco.

CG (anche CGM)

Vedi alla voce Gariboldi Carlo

Cigno

Casa editrice milanese attiva fra la fine degli anni 80 e i 90 del Novecento. Rilevò il fondo della EB (vedi voce)

Clouet (o Clouwet) Pierre

Incisore ed editore, nato ad Anversa il 29 aprile 1629. Fu allievo di Theodore Van Merlen (vedi voce) e maestro di Gilda nel 1645. Morì il 29 aprile 1670. Di lui si conosce una ricca produzione di immaginette, alcune delle quali di grande livello tecnico.

Collaert Adrien

Disegnatore, incisore e mercante di stampe, nato ad Anversa nel 1560. Fu allievo di Philippe Galle e decano della Gilda nel 1597. La sua produzione fu molto ricca.

Collage

Tipologia di immaginette realizzata con pezzi diversi di carta o di diversi materiali (carta, stoffa, madreperla, legno, fiori secchi, celluloide).

Cornice

Motivo decorativo che circonda l’immagine raffigurata. Può essere stampata o anche ricavata da un intaglio, manufatto o meccanico.

Cromolitografia

Tecnica di stampa a colori, diffusa a partire dalla seconda metà del XIX secolo, derivata dalla litografia (vedi voce), ottenuta mediante la sovrapposizione di più pietre litografiche per quanti colori. Fu utilizzata dagli editori fino alla prima metà del XX secolo.

 

D

 

Dalle Nogare e Armetti

Casa editrice milanese, attiva nella prima metà del Novecento. Stampò santini a carattere popolare, in particolare monocromatici (seppia e bromuro).

Das kleine andachtsbild vom XIV bis zum XX Jahrhundert

Titolo del celebre volume scritto dallo studioso tedesco Adolf Spamer (vedi voce) sulla storia della produzione delle immaginette religiose, dal XIV al XX secolo. Fu pubblicato, per la prima volta, nel 1930, poi ripubblicato in ristampa anastatica nel 1980 dall’editore F. Bruckmann di Monaco. Purtroppo è soltanto in lingua tedesca. L’originale del 1930 è ormai pezzo di antiquariato, ma anche la copia anastatica, stampata a tiratura limitata, si trova a prezzi, degni di un libro antico.

Daverio

La Libreria Arcivescovile G. Daverio fu attiva a Milano, in via Lupetta n. 12, nella prima metà del Novecento. Stampò santini a carattere popolare.

De Gerval

Editore parigino, attivo a partire dalla seconda metà del XIX secolo fino agli inizi del Novecento. Ebbe sede al n. 27 di Rue Saint-Sulpice. Stampò interessanti cromolitografie.

Del Giudice Ferdinando

Piccola casa editrice napoletana (appartiene ai cosiddetti editori di Via San Biagio dei Librai), attiva negli anni 20-30 del Novecento. Stampò santini a carattere popolare.

De Maria

Editore piemontese, De Maria fu attivo a partire dalla metà del XIX secolo. Ebbe sede a Torino in Via Garibaldi. Produzione di siderografie molto apprezzabile.

Desclée-Lefebvre

Casa editrice fondata nel 1872 a Tournai (Belgio), ma a partire dal 1877 ebbe sedi e filiali diverse, da Bruges (Belgio) a Roma, Parigi, New York. Stampò prodotti editoriali a carattere religioso, come libri e immaginette di apprezzabile qualità. Rilevata, più volte ha cambiato nome e risulta ancora attiva.

Dimensioni

Vedi alla voce misure

Dopter

Casa editrice parigina, molto prolifica, fu fondata nel 1843, con sede in Rue de La Harpe, 66. Successivamente, si trasferì al n. 29 di Rue de Madame e dopo il 1870 in Rue de Maine, 21. Noto anche un indirizzo in Rue de Mezieres, 6. La sua produzione di siderografie, in particolare su fondo traforato a punzone (canivets meccanici) è molto apprezzata dai collezionisti.

Doyen Fratelli

Lo stabilimento litografico Doyen, fu fondato da Michele Doyen nel 1832 a Torino. Nel 1848, la ditta dei Fratelli Doyen (Michele e Leonardo) era la più importante di Torino e una delle più attive del Nord Italia. Agli inizi del Novecento, il nome dell’azienda si trova associato a tale Simondetti, mentre nel 1940 fu rilevata da un certo Marchisio. La produzione di immaginette litografiche è apprezzabile per la qualità.