Cercate e troverete… Le 100 incisioni del Christeliicken

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Per chi non ha mai sentito parlare del Christeliicken, dirò che si tratta di un libro di emblemata, pubblicato nel 1603 ad Anversa, dall’editore Jan Moretus, che lo fece stampare dall’allora prestigiosa stamperia Plantin. Il libro contiene al suo interno una bellissima serie di incisioni, 100 per l’esattezza, realizzate appositamente dagli incisori fiamminghi più importanti dell’epoca, cioè i Galle.

Il testo –  scritto in un antica e altrettanto complicatissima lingua fiaminga – è una sorta di Catechismo ante litteram, a sua voltaprobabilmente tradotto dal latino, il cui titolo originario era quello di Veridicus Christianus. E in effetti il volume è indirizzato a colui il quale vuole  diventare un vero cristiano. In che modo? Seguendo la dottrina e tutti gli ammonimenti che sono contenuti nelle 654 pagine del libro.

Ma, in attesa che qualche bravo editore pubblichi la traduzione in francese o inglese (in italiano, ovviamente, significherebbe chiedere troppo!), con questo modesto articolo, cercherò di far conoscere agli amici filiconici la Serie di incisioni che accompagnano il testo, ma che sono fruibili anche se ammirate singolarmente.

In effetti, come accadeva e accade in casi simili, i venditori di immagini hanno provveduto a smembrare il libro per vendere le singole incisioni ai collezionisti. Trovare il libro completo e rilegato è davvero impresa non facile. Più semplice – si fa per dire – è reperire alcune delle singole incisioni.

Queste sono abilmente realizzate a bulino, come solo i Galle erano capaci di fare, e rappresentano per lo più immagini memento mori e altre simili, finalizzate ad avvertire il lettore che il mondo terreno è costantemente insidiato dal diavolo, raffigurato nella maggior parte di esse, che induce al peccato e, dunque, alla perdizione eterna. Alcune di esse, non a caso, sono state pubblicate nel mio ultimo libro sui Memento mori.

Per quelle più “inqiuetanti”, vi invito a consultare il mio libro. In questa sede, invece, voglio mostrarvi l’incisione n. 16 della serie, dedicata alle Tre Virtù Teologali, come recita anche il titolo in latino.

L'incisione n. 16 della serie
L’incisione n. 16 della serie

Come potete osservare, nella parte inferiore dell’immagine, sono rappresentate delle figure allegoriche. Distinguiamo, al centro, la Fede, con la Chiave per entrare nel Regno dei Cieli e il Sacro Cuore di Gesù; sulla destra, con il Calice, individuiamo la Carità, mentre a sinistra, rappresentata con l’àncora, notiamo la Speranza.

Sotto l’immagine, secondo la struttura tipica degli emblemata, troviamo scritto un motto esplicativo, in tre diverse lingue: latino, fiammingo e francese.

L’ultima incisione non è l’immagine numero 100, bensì un’altra, davvero molto particolare

Christeliicken

Si tratta della riproduzione di una specie di roulette. Al centro, il Cristogramma, con un foro, nel quale è possibile inserire una lancetta metallica, da far girare. Su ogni girone è posizionata una casella vuota, corrispondente ognuna al nome di un Evangelista. La lancetta si faceva girare e si fermava in corrispondenza di un riferimento ai testi evangelici dei Quattro.

Come a cercare una risposta ai propri dilemmi esistenziali.  Cercate e troverete! Così dice il titolo…

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  1. Stefania Colafranceschi

    Grazie dell’articolo documentativo. Informazioni per conoscere bene gli artefici delle incisioni e stampe.
    Stai bene
    Stefania.

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