Filiconia: le quotazioni 2020

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Nella sezione (menu in alto a sinistra) del presente sito/blog – Filiconia> QUOTAZIONI> – troverete gli aggiornamenti delle quotazioni di mercato relativi alle tipologie più collezionate in ambito filiconico. Le valutazioni di mercato sono state suddivise in tre grandi categorie: Seriali italiane, incisioni e manufatti.

Fra le new entry, troverete la tipologia dei santini militari, che ho inserito nella sezione dei “seriali”, con la voce “Edizioni Varie“, specificando i due valori della forbice, minima e massima quotazione.

Come qualcuno più attento avrà modo di notare, salvo poche eccezioni, purtroppo il mercato del collezionismo filiconico è in continua discesa.

Che dire? Dipende da quale prospettiva vogliamo vedere il bicchiere, se mezzo pieno o mezzo vuoto. Certamente, questo è un momento buono per chi vuole acquistare; per contro, sfavorevole a chi ha intenzione di vendere e/o monetizzare il materiale in possesso.

Santino della serie GM

E qui sorge la solita domanda? Collezioniamo per passione o per investimento? Credo che la maggior parte di noi appartenga alla prima categoria di persone, ovvero gli appassionati. Tuttavia, si può collezionare anche per fare un investimento, così come ci può essere l’appassionato che – ahimè! – è costretto suo malgrado a vendere tutto o soltanto alcuni pezzi della collezione.

A questo proposito, si tenga presente che, in genere – e in questo momento storico, in particolare – difficilmente si riesce a vendere a un costo maggiore rispetto a quanto si è acquistato, soprattutto se si tratta di santini moderni, come AR ed Egim per capirci. Chi in passato ha speso anche fino a 15-20 euro per un santino della Serie Isonzo, difficilmente riuscirà a recuperare il capitale, a meno che non si tratta di uno di quei 2-3 pezzi super-ricercati dai collezionisti della serie.

Rimanendo nell’ambito della produzione del Novecento, due sono attualmente le tipologie più apprezzate dal mercato: i santini della serie GM di Giovanni Meschini e i santini militari. Entrambi particolari – i primi per la tecnica di realizzazione, i secondi per la tematica – sono in gran parte rari e molto ricercati.

Joseph Koppe, Praga, XIX sec.

Per quanto riguarda la produzione ottocentesca, vanno molto bene i praghesi (Koppe, Rudl, Maulini, Hoffmann). In discesa continua i “merlettati” francesi, eccezion fatta per alcuni preziosi canivets meccanici, che possono superare anche le quotazioni dei fratelli maggiori, cioè i canivets manufatti.

Klauber, Augsburg, XVIII sec.

Nella produzione settecentesca assistiamo a un peggioramento della quotazione degli editori/incisori di Augsburg, eccezion fatta per quella dei Klauber, rimasta stabile rispetto agli anni precedenti. Stesso discorso per gli incisori del periodo precedente, in particolare fiamminghi.

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