![Calendarietto del 1933 edito dalla Casa dell'Arte Cristiana di Milano](http://www.biagiogamba.it/wp-content/uploads/2015/06/Calendario1933-197x300.jpg)
Sono parenti prossimi dei santini – e sottolineo “santini” e non immaginette devozionali, come spiegherò fra breve – e generalmente hanno una struttura molto semplice: le immagini sacre stampate sulla copertina (prima e quarta) e il calendario nelle due pagine interne.
I calendarietti religiosi si inseriscono nell’ambito più generale della produzione di calendarietti tascabili, nati come mezzi pubblicitari e/o di informazione: dalla vendita di cioccolata a quella dei medicinali; dai dolciumi ai profumi. I più famosi, in ambito collezionistico sono certamente i più pruriginosi calendarietti da barbiere.
La loro funzione specifica era quella – uso il verbo al passato perché oggi non si usano quasi
![Calendarietto del 1960 edito da AR - Ambrosiana di Milano](http://www.biagiogamba.it/wp-content/uploads/2015/06/AR-1960-174x300.jpg)
più, sostituiti dai più efficienti smartphone – di rappresentare una sorta di agendina, nella quale però non era necessario scrivere nulla, visto che per la maggior parte dei fruitori i giorni si dividevano in due categorie: quelli in cui si lavorava e quelli festivi.
In realtà, anche oggi è così, ma le nostre giornate sono molto più “complicate”.
Accennavo ai calendarietti da barbiere, nei quali trovavano posto varie tematiche, fra cui
le immagini di donnine nude, che andavano per la maggiore.
E forse fu anche per fare concorrenza a quest’ultima tipologia che nacquero i calendarietti religiosi, i quali, presentavano la duplice funzione di calendario, con i santi festeggiati dalla Chiesa giorno per giorno e con l’indicazione delle festività; e le immagini del santo, della Madonna o di Gesù, che dunque – come un santino – potevano essere portati addosso, nella borsa o nel portafogli, perché dessero la loro protezione fisica e costante.
Inutile dire che la produzione è molto varia: dai più semplici a 4 pagine a quelli più elaborati, a 12 pagine.
Fra quest’ultimi, voglio segnalarvi un calendario del soldato del 1941 – XIX anno dell’era fascista: un misto di sacro (l’immagine di Gesù, della Venerabile Maria de Mattias e del Beato Gaspare del Bufalo) e profano (nelle due pagine centrali, le foto in primo piano di Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini).
![La prima (Ecce Homo) e la quarta di copertina (B. Gspare del Bufalo) del Calendario del Soldato (1941)](http://www.biagiogamba.it/wp-content/uploads/2015/06/CalsoldatoCover-300x227.jpg)
![Le due pagine centrali con le foto del Re e del Duce](http://www.biagiogamba.it/wp-content/uploads/2015/06/CalSoldatocentro-300x231.jpg)
Vengono indicate le feste religiose, quelle nazionali e quelle militari, oltre alle tariffe postali. E naturalmente l’immancabile preghiera del soldato e un elenco di 4 “consigli”, fra cui quello di riconoscere le grandi doti del Duce d’Italia.
![Calendarietto edito dai Salesiani di Bologna nel 1949](http://www.biagiogamba.it/wp-content/uploads/2015/06/Cal1949-300x248.jpg)
![Le pagine interne con il calendario dei santi](http://www.biagiogamba.it/wp-content/uploads/2015/06/Cal1949Verso-252x300.jpg)
Per il momento concludo qui, ma se l’argomento vi interessa, ci sarà modo per pubblicare immagini e curiosità sulle varie tipologie.
Un’ultima nota: oggi si possono ancora reperire abbastanza facilmente e a prezzi abbordabilissimi, che vanno dai 2,00 agli 8,00 Euro, anche quelli della prima metà del Novecento. Rari, e naturalmente più costosi, invece quelli più antichi.
Se avete trovato il post di vostro interesse potete esprimere la vostra opinione postando un commento o semplicemente cliccando su MiPiace posto all’inizio dell’articolo.
Copyright (©) Tutti i diritti riservati
![Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...](http://www.linkwithin.com/pixel.png)
rotundo angela
Molto interessante come al solito grazie tante.
Pietro Paglia
Ho un calendarietto santino del 1936 ( Giovanni Russo , Napoli ) , il quale corrisponde all’anno in corso , non solo per le festività ( Pasqua 12 aprile ) , ma anche per le disgrazie ( oggi guerra al coronavirus , in quell’anno guerra d’Etiopia ).Quando si dice corsi e ricorsi storici ! Pietro P.