Reliquiario multiplo del 1809. Firmato e sigillato.

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Diciamo la verità: quante volte capita di reperire reliquiari, perfettamente integri, con tanto di sigillo episcopale e attestato di autenticità firmato e sigillato dallo stesso?

È il caso di questo reliquiario. L’attestato porta la firma – quella in basso a sinistra, quella più in basso a destra è del segretario – dello stesso intestatario: FR. JOSEPH BARTHOLOMAEUS MENOCHIO. Appartenente all’Ordine degli Eremitani di Sant’Agostino, Giuseppe Bartolomeo Menochio fu Vescovo titolare della Diocesi di Porfireone dal 2 aprile 1800 al 23 marzo 1823, anno della morte.

Porfireone è un’antica città sita nel territorio dell’attuale Israele, a pochi chilometri della più nota Acri. Il titolo di essa fu assegnato dal 1646, come si comprende anche dall’intestazione dell’attestato, ai Sacristi del Palazzo Apostolico, di cui il Nostro fu Prefetto, nonché Prelato Domestico e assistente al Soglio Pontificio.

Il reliquiario è di tipo multiplo, contiene cioè molte reliquie al suo interno, trentuno per la precisione. Al centro troviamo un pezzo della Croce di Nostro Signore Gesù Cristo. Quindi, in senso orario, e dal centro verso l’esterno: B.V.M.; S. Joseph Sp. V.M.; S. Pauli Ap.; S. Annae M.V.M.; S. Petri Ap.; S. Joan. Bapt.; S. Joan. A.E.; S. Andreae Ap.; S. Matth. A.E.; S. Phil. A.; S. Barth. Ap.; S. Tomae Ap.; S. Thadd. A.; S. Simonis Ap.; S. Jac. mi. A.; S. Jac. ma. A.; S. Laurentii Lev. M; S. Franc. Sal.; S. Philip. Neri; S. Antonii Ab.; S. Andreae Avell.; S. Eusebii Conf.; S. Marthae Virg.; S. M. Magdal. Paen.; S. Paschalis Bay.; S. Anton. Patav.; S. Franc. Ass.; S. Nicolai Tol.; S. Venantii M.; S. Joan. Nepom. M.

Sui cartigli delle reliquie non sono indicati i tipi, tranne che per la Madonna (ex Veste). Per conoscere di che tipo di reliquie si tratta per ciascuno dei santi, dobbiamo leggere quanto riportato nell’attestato. Qui scopriamo che a parte il pezzetto di veste della Madonna e del mantello di Giuseppe suo sposo, troviamo per la maggior parte pezzetti di ossa (ex ossibus) degli Apostoli, compreso Paolo, ma anche tracce di sangue (ex sanguinis) di San Nicola Tolentino o di carne (ex carne) della Maddalena. Si legge anche che sono presenti un pezzo di cappuccio di Sant’Antonio di Padova, dell’abito di S. Antonio Abate e del cilicio (ex cilic.) di San Francesco di Assisi.

Non mi dilungo oltre sulla descrizione delle singole reliquie, che, come sapete, hanno poca importanza sotto l’aspetto strettamente collezionistico.

Un’ultima precisazione sul sigillo episcopale che, com’è noto, posto sul reliquiario ne stabilisce l’integrità, e sull’attestato (a secco) che sancisce l’autenticità delle reliquie, porta la data del 4 giugno 1809.

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