Votum Feci Gratiam Accepi

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Siamo intorno alla seconda metà dell’Ottocento. In una casa, forse del nostro Meridione, una mamma sta vegliando sul suo piccolo. È disperata. Il bambino è malato e il medico non ha potuto fare altro che pronunciare la nota frase “speriamo che passi la notte”. Alla donna non resta altro che affidarsi all’intervento divino: decide di fare un voto alla Madonna dell’Arco, una promessa di cui, ovviamente ignoriamo l’oggetto. Potrebbe trattarsi di un pellegrinaggio, di un’offerta consistente o di una importante privazione personale. La notte trascorre caratterizzata da continue preghiere miste all’ansia di vedere migliorare le condizioni di salute del bambino. Ed ecco che avviene il prodigio, la Madonna ha esaudito le preghiere concedendo la grazia alla donna che gliela aveva richiesta: Votum Fecit Gratiam Accepit, “ha fatto il voto, ha ricevuto la grazia”.

Con un po’ di immaginazione, penso che l’ex voto che state osservando racconti più o meno questa storia.

Ma notiamo i particolari. Dai costumi e dall’arredo, possiamo supporre che si tratta di una casa benestante: la donna è ben vestita e il bambino riposa in una culla bella e comoda con tanto di velo protettivo. Anche il tipo di dipinto e la tecnica, olio su tavola, fanno pensare che fosse stato commissionato a un vero artista, il che presuppone anche dei costi elevati.

La figura della Madonna dell’Arco farebbe pensare che la provenienza sia collocabile intorno all’area vesuviana, ma considerato che i numerosi ex voto presenti presso il santuario di San’Anastasia hanno provenienze che riguardano tutta Italia e oltre, potrebbe trattarsi anche di un pittore d’Oltralpe, commissionato da un/una benestante del Sud Italia o addirittura da un soggetto straniero.

Ma c’è un particolare che appare molto interessante, rappresentato dall’oggetto che troviamo raffigurato nell’angolo in basso a destra. Come avrete subito capito si tratta di una trottola e forse racchiude il vero significato del dipinto. Il giocattolo in questione simboleggia l’equilibrio, la ricerca di una stabilità, di un’affermazione o più semplicemente la conquista di un desiderio che arriva dopo molti tentativi. Potrebbe essere il caso di una gravidanza difficile, mai riuscita a portare a termine per mille problemi e che, grazie all’intervento della Madonna, ha finalmente un esito positivo, con la nascita appunto del bambino.

Entrambe le spiegazioni potrebbero corrispondere alla realtà, ma noi, ovviamente, non lo sapremo mai.

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2 risposte

  1. mario

    Dipinto molto interessante e ben caratterizzato psicologicamente. In un’atmosfera tonalmente depressa ove dominano i grigi ed i bruni, pur essendo il volto della donna semicelato ed apprezzabile solo per una parte del profilo, lo sguardo che non vediamo e solo immaginiamo e la mano sinistra in stato di abbandono svelano lo stato emotivo della protagonista in ansia per le sorti del proprio figlioletto. Tuttavia l’immagine della Madonna dell’Arco ci fa ben sperare…

  2. Pietro Paglia

    Sicuramente la vicenda ha avuto buon esito, nel senso che il bambino si è salvato per intercessione della Madonna dell’Arco. Infatti,di regola la tavoletta votiva veniva realizzata come di segno di ringraziamento per la grazia ricevuta (almeno così si usava dalle mie parti).

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