La Prima Comunione benedetta dal Duce

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Il rapporto che il fascismo ebbe con la Chiesa fu, a tratti controverso, ma nel complesso – e se visto non dal basso delle militanze, ma dall’alto dei loro rispettivi rappresentanti – di perfetto accordo e complicità.

Mussolini, ateo professo, aveva compreso l’importanza di avere la Chiesa cattolica come alleata, in un Paese, l’Italia, nel quale la popolazione era quasi tutta di religione cattolica. I famosi Patti Lateranensi – il 7 giugno cade l’anniversario della loro entrata in vigore – suggellarono la fine della questione romana e l’inizio di una nuova era: l’Italia aveva di nuovo una religione di Stato.

Chi vuole approfondire l’argomento, sotto l’aspetto iconografico, può leggere il mio libro Il Fascio e la Croce, edito da Formamentis.

In questo breve articolo, voglio invece mostrare ai tanti collezionisti appassionati della tipologia, due “santini fascisti“, datati 29 maggio 1927, pubblicati, il primo, dalla casa editrice E. B. & C. (Edoardo Berardi e Compagni), e il secondo dallo stabilimento Bertarelli, entrambi di Milano.

Sul recto osserviamo le classiche immagini a tema Prima Comunione. Nulla di particolare.

Interessante è invece il verso, identico per entrambi, dove si trova stampato il testo ricordo della Comunione. Un testo, come potete ben notare molto particolare

Lo riporto di seguito

Duce Mussolini
Con la fede e la religione
La gioventù femminile Italiana
Propizia
I nuovi fasti della Patria

Segue: A ricordo della Comunione delle “Piccole Italiane” di Catanzaro

e la data tipica fascista 29 – V – 1927 A.V.

dove è indicato il mese di maggio con il numero romano “V” (cinque) e l’anno dell’Era Fascista “A. V.” (anno quinto).

Non poteva mancare, in primo piano, nella parte superiore il fascio littorio.

Prima di concludere, vorrei far notare un altro particolare: ho sopra accennato ai Patti Lateranensi fra lo Stato fascista e la Chiesa. Ebbene, come avrete constatato i due santini portano la data del 29 maggio 1927, vale a dire esattamente due anni prima del celebre accordo.

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