Dipinti su pasta d’ostia e madreperla

Intorno alla seconda metà del XIX secolo gli editori francesi di Saint-Sulpice scatenarono, come ben sappiamo, la loro fantasia, nella produzione di immaginette particolarmente “preziose”, che avevano lo scopo principale di attirare l’attenzione della clientela più raffinata e ricercata.

L’immaginetta che state osservando porta la firma di uno dei più importanti editori sansulpiciani, Dopter. Si tratta di un pezzo molto particolare, che potremmo definire un “manufatto seriale”.

In effetti, come potete notare, l’immaginetta porta il numero seriale progressivo N. 39, con la didascalia stampata in blu che recita: “Que la douceur et la puretè de Marie penetrent en nos ames“.

Ma l’immagine è realizzata a mano.

Su fondo rettangolare in pasta d’ostia, possiamo osservare due ramoscelli dipinti a mano, sui quali sono applicati rose e gigli di raso, mentre il Sacro Cuore e il medaglione centrale con l’iniziale di Maria sono in madreperla dipinta anch’essa a mano.

La delicatezza particolare del supporto in pasta d’ostia rendono il pezzo, e la tipologia cui appartiene, molto raro e pertanto difficile da reperire in perfetto stato di conservazione.

Secondo Dolores Sella questa tipologia di immaginette si sarebbe diffusa a partire dagli anni 70 dell’800, forse qualche anno prima. Dalle osservazioni effettuate dal sottoscritto, posso solo confermare il dato, aggiungendo che sotto l’aspetto strettamente iconografico i soggetti raffigurati sono (quasi) esclusivamente simbolici.

Inutile avvertire gli amici collezionisti che, nel caso si trovino in possesso di queste preziose immaginette, è il caso che le custodiscano gelosamente e in raccoglitori adeguati.

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  1. mario

    Si effettivamente queste immaginette sono particolarmente preziose e delicate. Delle 26 che ho in collezione alcune recano sul retro dediche manoscritte con date e l’anno più antico che viene riportato è il 1872.

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