Miracoli mariani: la statua che mosse gli occhi e cambiò colore

Sono frequenti nell’iconografia popolare le immagini miracolose di “Madonne” che sono apparse a una o più persone, di solito di umili origini. Pur essendo l’apparizione l’evento miracoloso più comune, tuttavia il fenomeno non è visibile a tutti.

In pratica, la Vergine Maria sceglie di manifestarsi a un veggente, una persona cioè che sola è in grado di avere la preziosa e privilegiata visione. E non importa se insieme con lui ci sono altre dieci, cento o mille persone: solo a lui è consentito vedere e sentire ciò che agli altri è negato.

Ci sono poi le statue che piangono, a volte lacrime di sangue. In questo caso, il fenomeno è visibile a tutti, anche perché, soprattutto le lacrime di sangue, lasciano tracce piuttosto evidenti.

L’immagine che vi propongo di osservare è particolare per diversi motivi. Innanzitutto si tratta di un’immaginetta incisa dai Fratelli Campo Antico di Genova nel 1871, per ricordare “il miracoloso movimento degli occhi e mutamento di colore“, che si verificò il 28 giugno dello stesso anno a Chiavari.

Parliamo di un culto locale dunque. La didascalia spiega quanto raffigurato nell’immaginetta:

L’immagine racconta quando tramandato dalla leggenda locale. Nel 1400 circa, il comandante di una nave, di provenienza dalle Fiandre, con una statua della Vergine a bordo, giunto presso Chiavari, in particolare presso la Pineta di Sant’Andrea, fu costretto a portare la statua in una piccola cappella del posto. Infatti, la nave si era improvvisamente bloccata ed era praticamente impossibile proseguire la navigazione. Solo una volta collocata la statua nella cappella l’equipaggio potè riprendere il viaggio in mare.

La statua scolpita in legno, di probabile artista anonimo fiammingo, il 28 giugno 1871 mosse gli occhi ripetutamente e cambiò colore alla presenza di alcune persone.

Un altro particolare degno di nota è l’insolito oggetto che la statua tiene nella mano sinistra. Si tratta di un melograno. Secondo San Giovanni della Croce, i semi di questo frutto indicavano la perfezione di Dio.

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